ATECO 2025: La Nuova Classificazione delle Attività Economiche in Italia

23/01/2025

Dal 1° gennaio 2025, l'Italia ha adottato ATECO 2025, la nuova classificazione delle attività economiche, che sostituisce la precedente ATECO 2007 - Aggiornamento 2022. Mentre la legislazione è entrata in vigore il 1° gennaio 2025, la sua implementazione operativa è fissata per il 1° aprile 2025. Questa nuova classificazione è stata sviluppata dall'Istituto Nazionale di Statistica (ISTAT) in linea con la classificazione europea NACE Rev. 2.1, con l'obiettivo di riflettere in modo più accurato l'evoluzione del sistema produttivo nazionale e internazionale.


Cosa Cambia con ATECO 2025?

ATECO 2025 introduce una serie di cambiamenti significativi rispetto alla versione precedente. Tra questi:

  • Introduzione di nuovi codici ATECO: Sono stati introdotti nuovi codici per descrivere attività economiche emergenti, in particolare quelle legate all'innovazione e alla trasformazione digitale. Ad esempio, sono stati aggiunti codici per le attività legate all'intelligenza artificiale, alla blockchain e all'economia circolare.
  • Eliminazione di codici ATECO obsoleti: Alcuni codici ATECO presenti nella versione 2007 sono stati eliminati in quanto non più rappresentativi del tessuto economico attuale. Questo include codici relativi a tecnologie obsolete o a settori economici in declino.
  • Aggiornamento della descrizione delle attività: Le descrizioni delle attività economiche sono state aggiornate per riflettere le nuove modalità di svolgimento delle attività stesse. Questo riguarda, ad esempio, l'integrazione delle nuove tecnologie nei processi produttivi e l'evoluzione delle forme di organizzazione del lavoro.
  • Aumento del dettaglio della classificazione: Il livello di dettaglio della classificazione è stato leggermente aumentato per una maggiore precisione nella classificazione delle attività. Questo significa che alcune attività precedentemente raggruppate sotto un unico codice sono state ora suddivise in codici più specifici.

Impatto sulle Imprese Italiane

L'adozione di ATECO 2025 avrà un impatto significativo sulle imprese italiane. La nuova classificazione, infatti, non è utilizzata solo per fini statistici, ma anche per finalità amministrative e fiscali. Le imprese dovranno utilizzare i nuovi codici ATECO in tutti gli adempimenti, comprese le dichiarazioni fiscali e le comunicazioni con le Camere di Commercio. Questo potrebbe comportare la necessità di aggiornare i propri sistemi informativi, la modulistica e le procedure interne.


Allineamento con la Classificazione Europea

ATECO 2025 è la versione nazionale della classificazione europea delle attività economiche NACE Rev. 2.1. Questo allineamento garantisce la comparabilità dei dati statistici a livello europeo e facilita la cooperazione tra le diverse amministrazioni. L'armonizzazione con la classificazione europea è fondamentale per promuovere l'integrazione economica e semplificare gli scambi commerciali tra i paesi membri.


Processo di Consultazione Pubblica

La definizione di ATECO 2025 è stata il risultato di un processo di consultazione pubblica trasparente e inclusivo. Nell'autunno del 2023, l'ISTAT ha raccolto oltre 700 istanze di modifica della classificazione da parte di utenti e stakeholder. Queste istanze sono state valutate da esperti per un'analisi puntuale e una revisione accurata della classificazione. Questo approccio partecipativo ha permesso di raccogliere le esigenze e le osservazioni dei diversi attori economici e di garantire che la nuova classificazione rispondesse alle necessità del sistema produttivo italiano.


Ruolo dell'ISTAT e di Altri Enti

L'ISTAT ha coordinato l'intero processo di revisione e implementazione di ATECO 2025. Il Comitato ATECO, un comitato inter-istituzionale, ha supportato lo svolgimento del processo, garantendo il coinvolgimento di diverse istituzioni e la condivisione delle informazioni. Inoltre, è stato istituito un tavolo tecnico tra l'ISTAT, il Ministero delle Imprese e del Made in Italy, il sistema camerale (Camere di commercio, Unioncamere e InfoCamere) e quello fiscale (Agenzia delle entrate e Sogei) per ottimizzare l'implementazione di ATECO 2025 nei registri statistici e amministrativi. Questa collaborazione inter-istituzionale è fondamentale per garantire una transizione fluida e coordinata verso la nuova classificazione.